FANNY&ALEXANDER

SANTA RITA AND THE SPIDERS FROM MARS
Variazioni tra Paolo Poli e David Bowie

  • con e a cura di Marco Cavalcoli traduzioni Giampiero Segneri
  • produzione E production in collaborazione con Società per Attori, Garofano Verde

Un dialogo impossibile incastonato in un’ipotetica trasmissione radiofonica o televisiva. Un reading che rivela l’anima, il carattere, l’unicità e la radicalità artistica di Paolo Poli e David Bowie, che rivivono in scena attraverso l’impronta stampata in eterodirezione sull’attore Marco Cavalcoli, che riceve in cuffia le voci dei due artisti e ne restituisce la presenza vibratile.

Non ho mai voluto apparire come me stesso in scena, mai fino a poco tempo fa. Tratteggiavo figure di personaggi e volevo riprodurli in scena. L’esperienza diretta non può mai bastare, Flaubert non provò i dolori del parto, né i dolori dell’arsenico, eppure era giusto e vero quando disse “sono io la signora Bovary”.

Due istrionici, impenitenti, irrefrenabili male impersonator con versatilità (congeniale o occasionale, o anche solo metaforica) di female impersonator, due talenti del teatro musicale o della musica teatrale come Paolo Poli e David Bowie, si prestano, anche a distanza, ad essere visitati attraverso una lettura binaria di alcuni dei loro testi. E Marco Cavalcoli è il decrittatore, la voce multi-identitaria, il potenziale doppio che unisce i Poli, i Bowie.