TIGER DAD
testo e regia Rosario Palazzolo
con Salvatore Nocera
scene e costumi Mela Dell’Erba
light designer Gabriele Gugliara
musiche originali e effetti sonori Gianluca Misiti
progetto video Pietro Vaglica
aiuto regia Angelo Grasso
una produzione Ama Factory, Cattivi Maestri Teatro
con il contributo di Centro Studi sul Teatro napoletano, meridionale ed europeo
e con il patrocinio di Festival del Torto
Padre Tigre è un uomo timido e un po’ fuori rotta. Tonto, diremmo, poiché mischia tratti lievemente ossessivi a una pacatezza fuori dal comune, un po’ sorniona e un po’ angustiata.
Inquieta, in effetti, nel complesso, è la sua figura, poiché sintetizza in un solo individuo due aspetti dell’animo umano, incarnati da due icone pop, ovvero la trascendenza del santo di Pietralcina e l’irruenza dell’Uomo Tigre. Un deterrente marmorificato il primo, immobile e santospirito, divino e profumato, intangibile solo per chi non ci crede. Un combattente rivoluzionario il secondo, con un talento formidabile per la lotta, soprattutto quando è cagionata dall’ingiustizia. E del resto sarà un’arena perfetta, questo spettacolo, per far convivere le dicotomie. Cattivo, sì, ma spostato verso la bontà. Uno sputo in bocca a chi muore di sete. La spada di Zorro nella mano di Cristo.
Perché Padre Tigre, o meglio Tiger dad come lo ha trasfigurato il popolo della rete, tenterà di combattere una battaglia che forse perderà. La battaglia contro il qualunquismo dei social, contro l’idiozia dell’intelligenza artificiale, contro il successo a scapito. Del resto, il luogo in cui si trova è un luogo perfetto per la disfatta, già agghindato a morte. E difatti lui morirà.